il sentiero delle perplessità

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lunedì 31 gennaio 2011

L'invidioso ci ammira; senza saperlo???? (fiumi di sfoghi che non rispondono alla domanda.. ma danno consapevolezza)

Come è bello amare.. amare in senso relativamente ampio intendo.. ma alla fine per quanto possa essere irrazionale l’amore.. tutti nel nostro cuore sappiamo (in un discorso di lungo periodo) se e chi amare.. non tanto perché.. il perché è spontaneo e appunto sta alla base di un sentimento che, chi ha la fortuna (più che possibilità) di sentire, trova senso a tutto ciò che gli sta intorno. Oggi è avvilente l’invidia, l’ipocrisia e la cattiveria di chi ci circonda e il senso di inadeguatezza e solitudine che prepotentemente pervade ogni attimo e ogni volta che qualcuno ci fa del male o semplicemente ci delude o ancora peggio non lo fa di proposito, ma con indifferenza, appunto, ci da consapevolezza che si è e si sarà sempre soli.. ma questo, visto da un’altra prospettiva, contemporaneamente, fa riflettere su chi è davvero importante.. e grazie a Dio… c’è.. c'è qulcuno per cui vale tutto.. al di la di chi è storicamente nel cuore che può esser fisicamente lontano.. ma sempre dentro ..o quelle persone che ci sono quando ci devono essere (e così io per loro).. ma parlo di qualcosa che è tangibile, di una dimostrazione quotidiana del dare e del ricevere in maniera spontaneamente pura.. non devo niente a nessuno eccetto a pochissimi.. non smetterò mai di provare un bene così incondizionato che appare futile e infantile.. ma sinceramente non mi interessa..

 ..una divagazione estemporanea che nasce da una necessità.. troppa invidia.. troppe pseudo-autocelebrazioni (beh guardandomi intorno medito anche io ad “un album” o “a “qualcosa” di autocelebrativo.. e avrei materiale.. ho fatto tanto e forse troppo nella mia vita.. e questo.. più che essere un merito.. diventa una condanna.. non piace..).. troppo male e troppa cattiveria. Come faccio a guardare avanti? Come faccio a non guardarmi intorno? Come faccio a continuare ad essere buono e “professare” senza esser considerato uno dei tanti.. quando uno dei tanti non sono… io non giudico.. ma voglio essere giudicato.. voglio esser giudicato e non sul fatto di essere più o meno simpatico (ovviamente la mia antipatia trionferebbe).. voglio che la gente giudichi la mia onestà.. la mia correttezza.. sfido chiunque.. e non è un discorso qualunquista che il buono poi viene sempre fregato.. no.. il buono è buono punto. .. dicevo.. sfido chiunque a poter parlare di me.. voglio onestà mentale, voglio correttezza.. ognuno in cuor suo sa.. e io sono certo, per il momento solo di una cosa… che apparte 2 o 3 persone.. il resto.. cercherò di lasciarlo fuori da tutto ciò che di importante c’è o ci sarà nella mia vita.

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