La nascita di un blog può avere svariati significati che riconducono molto spesso alla necessità di esprimere qualcosa che si sente dentro, emozioni e
sensazioni, problemi e prospettive di ciò che ci circonda, caspita si parla di opinioni!
Cosa esiste di più soggettivo di dire un proprio pensiero? Bene, ottimo il preambolino di partenza.. si noterà beh presto un modo di scrivere "nuovo", un nuovo inteso come profano o più semplicemente come un essere umano (io) non dotato di un particolare talento ne narrativo ne espositivo ma, si spera, dai contenuti che possano essere più importanti rispetto ad una forma che il più delle volte tende ad ingannare il lettore, specie su tematiche attuali, dove qualunquismo e banalità la fanno da padrone; e appunto qui, dopo questo mio paraculismo rispetto alla mia incapacità di scriver bene, mi pongo a voi cari lettori (si spera almeno 1-2 alla settimana), con un'umiltà di base che non vuole fare controinformazione ma contro-controinformazione.
Non si possono tollerare i vari Santono, Di Pietro, Travaglio.. bastano solo questi tre nomi per far cliccare la x in alto a destra; questo sito-blog che dir si voglia, nasce da un'impopolarità di idee che difficilmente troveranno spazio nelle condivisioni di quei 2 lettori settimanali sperati; sono sentimenti che nascono contro una corrente ideologica (l'attuale "contro-corrente") che vede eroi gente come i 3 citati ma anche i vari De Magistris con un' IDVergognosa che fa del contro-governo la sua unica arma, così come la sinistra di cui prendo le dovute distanze.
Non posso certo definirmi un Berlusconiano, me ne guarderei bene anche di un accostamento a Fini.. se penso "alla Napoli" preferisco pensare ad una bella pizza come quella che tirerei in faccia a chiunque oggi calchi la scena politica italiana, con un trattamento forse un pò meno violento verso "i Pannella" e "i Bonino" che, circondati anche loro da gentimmerda (francesismo), entrano di diritto in un calderone che quindi non esclude nessuno.
Le mie accuse ai più di qualunquismo pongono me medesimo in una situazione qualunquista, mi va dato atto, però, di una giustificazione, seppur semplice nei contenuti, di ciò che espongo. Basta fare qualche conto per capire che un' IDV lontana (a detta del capo DP) dalla massoneria, è altresì sostenuta anche e soprattutto da questa; una sinistra chic ( ma anche non chic ) senza idee se non quelle di opporsi alla maggioranza.. mi domando quando morirà "il Papi" cosa faranno, visto che a quanto pare è per loro di vitale importanza per stare in piedi; una sinistra dicevo, che farebbe venire il vomito a tutti coloro i quali sono rimasti inculati da chi ora incula con le loro"idee"; una destra sempre cattiva per tutti, vergognosa certamente su decisioni "adpersonamiane" ma pur sempre sicura di ciò che alla fine non riesce a concretizzare.
Ci troviamo in una situazione di non ritorno, ma questo non vuol dire che non si possa prender atto di ciò. Ipocrisia è la parola chiave, nessuno vuol fare "rivoluzioni" perché attaccato a qualche interesse ( il mobilitarsi accade solo quando si vien toccati in prima persona ) e così non si andrà avanti.
Detto tutto questo, in un discorso confuso per chi non vuol arrivarci, non ci si può aspettare cambiamenti senza prima un presa di coscienza collettiva; è evidente che è facile tramite social network o qualsivoglia strumento avere principi sani, ma la realtà è un dato oggettivo dove è palese un vergognoso soggettivismo etico ed interpretativo di situazioni più variegate, poi se non si vogliono chiamare le cose col proprio nome, no problem, continueremo nell'arroganza di chi non ha mai niente di nuovo da imparare, di chi (a prescindere) da ragione agli annozzerini di turno pagati coi nostri soldi per sparare addosso a qualcuno fomentando i più deboli che poi sono gli stessi che amano incondizionatamente chi parla contro Berlusconi, ponendosi, come dice Facci, come "chi non perdona ciò che non possiede a chi lo possiede", ma è anche paradossale come anche chi possiede (e tanto) si pone come chi non ha niente e si finge intellettuale… sinistra (nei principi) non credo possa esser chic o di alto borgo, poi un revisionismo soggettivo può paraculare chiunque, non è certo mio scopo vitale abbattere costoro, che comunque devo ammettere, mi hanno procurato, e spesso, bilirubina alle stelle e tanto nervosismo; esorcizzo scrivendo, anche e sopratutto, contro chi si prende la briga di parlare con legittimità di giudizio e senza contraddittorio, il mio riferimento "nel locale", in un piccolo contesto è indirizzato, oggi, alle università, ai "docenti", ricercatori o presunti tali i quali plagiano menti subdole e ruffiane considerate come innocenti fogli bianchi da scarabocchiare con pseudo-ideologie, condannando chi non condivide (le loro più opinabili stramberie) con ripercussioni diversificate che alla fine caratterizzano anche questa società italiana allo sbando; un "comunismo" che utilizza, nei fatti, slogan fascisti come "o con noi o contro di noi", oggi, dove le idee di un tempo non possono esser nemmeno in minima parte riprese (non stiamo qui a fare storia per spiegare il cambiamento dell'uomo-operaio e non... del 2000), ma questa è solo una sfaccettatura raccontata da esperienze personali, tuttavia ogni contesto è caratterizzato da ingiustizie che pongono in chi le commette l'attenuante (non tanto etica quanto mera giustificazione), dell'esser uomo libero e quindi avere il diritto, nel 2010, di una capacità decisionale che vada oltre "l'altro", una noncuranza "del prossimo" che può darci risposte riguardo tutte le difficoltà e questioni dell'orripilante società odierna.
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