il sentiero delle perplessità

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martedì 7 dicembre 2010

Sono un "PIROSIANO"

…Riprendendo il tema del motto "o con noi o contro di noi", discusso nell’articolo introduttivo, appare inquietante più che mai poter solo immaginare la realtà italiana (quella più rumorosa che però è da precisare non è quella giusta), come culla del trionfo del pensiero unico (siamo fortunati che non sia proprio così, il rumore però diviene assordante e molto spesso intollerabile, e appunto trionfa, almeno in parte, il "rumore" come presunta e arrogante esattezza intellettuale); il riferimento è legato all'ostinazione di chi accusa coloro i quali  in qualche modo, si "permettono" di esporre considerazioni verso una corrente "politica" come la sinistra, appunto poi considerati di destra (sarebbe un'offesa?), fascisti.
Il nome di Antonello Piroso sarà nuovo a pochi ( o almeno me lo auguro ), un giornalista di LA7 (ndp, ahiPiroso etc...) con alle spalle tanto studio, gavetta, uno che possiamo banalmente e brevemente dire che fa "giornalismo alternativo" perché vero e quindi vero giornalismo; si vede siti contro, Mentana sopra; Piroso diviene così un giornalista di nicchia, ma il non essere popolare, (nel senso più ampio del termine) non lo rende certo meno importante di altri, anzi, piace, mi piace e ogni volta offre, oltre che estasi al solo ascoltarlo, tantissimi spunti di riflessione...

Un esempio da seguire che però diviene nemico di una realtà gambero, che giorno dopo giorno fa passi indietro, il tema di non aver nulla da imparare rinasce e si espande nei pensieri di chi critica ma non vuole esser suggerito, di chi non ha la sensibilità o intelligenza di far autocritica e va avanti per la sua strada facendo suoi nemici coloro i quali hanno opinioni o idee differenti, bloccando un percorso di crescita e possibilità di miglioramento non apprendendo, se non per acquisire dati e informazioni per esporre critiche e offese gratuite verso chi fa il proprio lavoro con professionalità, etica e criterio, ma in maniera seria, ed è forse questo il motivo per il quale viene molto spesso bersagliato (Piroso come tanti altri) da quelle persone che evidentemente confermano una triste realtà, una moltitudine di sagome che continuano a parlare per slogan, a sventolatre bandiere, a "farsi soldi", senza capire il vero senso delle cose; non si vuol offendere nessuno ma è chiaro che il bivio è caratterizzato dai sinistroidi chic e i sinistroidi pseudo-rivoluzionari; i primi straricchi che fanno strada (e soldi) con ideologie che non appartengono loro, i secondi vittime dei primi o della moda o di altre situazioni che costruiscono masse senza autonomia di pensiero, pecore che, appunto, attaccano il Piroso di turno, persone incapaci di costruire un ragionamento, una frase compiuta frutto di proprie idee, quelle che la sinistra avrebbe bisogno per apparire (nella forma e sopratutto nella sostanza) un poco più credibile (sarebbero infinite le contraddizioni e le ipocrisie, per non parlare degli esempi circa le ideologie, interpretazioni e revisionismi-relativismi culturali), ma considerando tutte queste piccole sfaccettature, evidentemente, (gli) va bene così.

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